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#RassegnAgiconsul Soci di capitale negli studi legali: a che punto siamo con il d.d.l Concorrenza?

Dopo l’approvazione in prima lettura da parte della Camera, il d.d.l Concorrenza (“Legge annuale per il mercato e la concorrenza”) è passato a Palazzo Madama, dove è tutt’ora in fase di prima lettura, dall’8 ottobre 2015, in capo alla 10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo). Ma a che punto siamo con i contenuti?

Agiconsul aveva già commentato in un suo Comunicato Stampa le prese di posizione da parte del CNF e dell’OUA nell’opporsi al d.d.l come un “ennesimo capitolo di una storia che viene da lontano: la storia di un sistema economico e normativo strutturato per garantire le rendite di posizione degli insider, quando invece sarebbe necessario, oggi più che mai, l’esatto opposto”. Ora, il testo in Senato arriva già indebolito, ritoccato e modificato dai numerosi emendamenti protezionistici accolti in sede di Assemblea prima (Camera) ed ora in Commissione. Al momento, per quanto limitante, persiste ancora l’apertura sulla questione dei soci di capitale – che non possono essere amministratori della società e non possono superare 1/3 dei soci – ma il testo che uscirà dal Senato potrebbe nuovamente rivelarsi un nulla di fatto, come avvenne per le Società tra Professionisti (STP, legge 138/2011), operazione nata a vocazione imprenditoriale ad ampio respiro e divenuta a forza di colpi corporativi, una delle tante “occasioni mancate” di questo Paese in termini di liberalizzazioni ed apertura del mercato.

Si spera quindi che questo faticoso percorso possa districarsi tra i vari interventi che Albi ed Ordine stanno cercando di contrapporre creando “uno svantaggio competitivo ai danni di migliaia e migliaia di giovani professionisti”. Certamente, le perplessità permangono, osservando che sul testo sono ancora presenti correttivi che indicano come “l’esercizio della professione forense in forma societaria non costituisce attività d’impresa” o che qualificano “i redditi prodotti dalla società quali redditi di lavoro autonomo anche ai fini previdenziali”. Aspettiamo fiduciosi il voto in Assemblea.

Fabrizio Spaolonzi
fabrizio@studiolegalespaolonzi.it