13 Apr #rassegnaagiconsul “Merger & Acquisition pubblico” il nuovo trend per migliorare l’interfaccia con le imprese
Con le delibere congiunte n.09 del 29/12/2014 i Consigli delle Camere di Commercio di Campobasso e di Isernia hanno affrontato il tema dell’accorpamento delle circoscrizioni territoriali dei due enti. In base all’Art. 1, comma 5, della legge 580/93, così come modificata dal D.lgs. n. 23 del 2010 “i consigli di due o più camere di commercio possono proporre, con delibera adottata a maggioranza dei due terzi dei componenti, l’accorpamento delle rispettive circoscrizioni territoriali”. Con Decreto Ministeriale vengono successivamente dettagliati l’iter e la tempistica per l’insediamento dei nuovi Organi e per l’operatività dell’Ente.
Come sottolineato nel testo della delibera n.09, mediante questo provvedimento, i due soggetti hanno implementato un radicale processo di “razionalizzazione della nuova struttura, con relativo abbassamento dei costi per far fronte alla diminuzione del gettito del diritto annuale (la maggiore voce di introito degli enti camerali insieme ai diritti di segreteria). Ma al di là della necessità di contenere i costi il progetto di accorpamento tra le due Camere di Commercio, risponde anche e soprattutto ad un disegno strategico per lo sviluppo dei territori , garantendo la presenza di un solo soggetto istituzionale a livello regionale che sia in grado di fornire adeguate risposte alle esigenze delle imprese insediate nel territorio. In altri termini la Camera unica regionale consentirebbe di avere un unico interlocutore nei confronti delle imprese della Regione, di mettere in campo iniziative promozionali ed interventi a favore delle imprese con un maggiore impatto sul territorio, rendendo così il sistema più efficace ed efficiente, assicurando in ogni caso una ricaduta delle risorse sul territorio.
In un momento in cui è necessario concentrare le risorse per favorire la ripresa economica, diventa fondamentale individuare le modalità per assicurare che il sistema sia in grado di fornire il sostegno necessario alle imprese ed al territorio”.
Quello molisano è solo uno degli esempi di fusione e integrazione che stanno caratterizzando lo scenario attuale, che trasversalmente ineriscono a tutti i settori pubblici (quali enti territoriali, università, sanità etc.). Un processo che prescinde da variabili geografiche, amministrative o dimensionali, emblematico il fatto che la sperimentazione di “M&A pubblico” del sistema Camerale sia avvenuta con il coinvolgimento di due enti di grandi dimensioni come le CCIAA di Venezia e Rovigo.
Questo recente trend ci porta a riflettere sul fatto che, nonostante il tema del Merger & Acquisitionsia da sempre caratterizzato da una connotazione “privatistica” (operazioni di finanza straordinaria compiute da imprese al fine di ottimizzare la gestione aziendale, efficientare i processi e ridurre i costi di amministrazione), i temi della fusione, accorpamento e ottimizzazione sono vicinissimi e fondamentali anche per il mondo pubblico. Rilevantissimo il loro riverbero in tema di interfaccia con il mondo imprenditoriale, soprattutto in un momento congiunturale in cui il mantra della semplificazione e della deburocratizzazione sta permeando la scena pubblica, palesando sempre più la necessità di una razionalizzazione totale di sistema.