Privacy Policy

#rassegnaagiconsul Garante della privacy: da rimuovere gli abstract di Google (snippet) non coerenti con il contenuto dei testi originali

Con un interessante provvedimento, di recente pubblicazione – con cui, tra l’altro, è stata dichiarata infondata la richiesta di deindicizzazione di un articolo contenente dati personali dell’interessato (sul presupposto che gli utenti non possono ottenere da Google la cancellazione dai risultati di ricerca di una notizia che li riguarda se si tratta di un fatto recente e di rilevante interesse pubblico: il diritto all’oblio, infatti, deve essere bilanciato con il diritto di cronaca) – il Garante della protezione dei dati personali ha affrontato, per la prima volta, anche il problema della coerenza con i testi originali scansionati dal motore stesso dei cosiddetti “snippet”.

Con tale ultimo termine si indicano le sintesi automatiche generate da Google e poste a corredo dei risultati di ricerca.

In proposito, il Garante della privacy, considerando separatamente detto profilo rispetto alla richiesta di deindicizzazione dell’articolo, ha ritenuto legittima la richiesta dell’interessato a che l’abstract visualizzato sotto il titolo dell’articolo medesimo non associasse genericamente – per mezzo delle scansioni operate automaticamente dal motore di ricerca – il suo nominativo alle notizie principali dell’articolo stesso (riassunte nel titolo), «indipendentemente dalla specifica narrazione dei fatti relativi all’interessato come riportati nell’articolo in questione».

Sul punto, poi, il Garante ha dichiarato il non luogo a provvedere, avendo il titolare del trattamento fornito un adeguato riscontro all’istanza del ricorrente nel corso del procedimento, dichiarando che «non compare più alcuno snippet in relazione all’indicizzazione dell’url» oggetto del ricorso.

Daniele Majori
danielemajori@gmail.com