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Piano d’azione imprenditorialità 2020 per i liberi professionisti: Spaolonzi (AGICONSUL – socio aggregato Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici) “La libera professione è sempre più impresa, almeno in Europa”

COMUNICATO STAMPA

Piano d’azione imprenditorialità 2020 per i liberi professionisti:

Spaolonzi (AGICONSUL – socio aggregato Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici)

“La libera professione è sempre più impresa, almeno in Europa”

 

“Se ne discute da tempo e nella giurisprudenza comunitaria sono diverse ormai le tracce di un orientamento che tende in maniera crescente a reputare le libere professioni come attività imprenditoriali. Da sempre schiacciate da logiche corporativiste, cercano, in punta di diritto, e più di recente grazie all’integrazione dei mercati, di sfuggire al vero svilimento professionale, fatto di barriere all’ingresso, obbligo di iscrizione ad albi nazionali, enormi limiti di capitalizzazione e quasi nessuna possibilità di strategie legate ad una miglior promozione del servizio. Il moderno libero professionista, davvero libero e davvero moderno, deve poter guardare all’innovazione, alla competitività ed al merito; deve poter consolidare la propria attività ed accedere ai finanziamenti dai quali è totalmente assente ed escluso. Ma forse siamo ad un punto di svolta”.

Questo l’auspicio di Fabrizio Spaolonzi, membro del Consiglio Direttivo di AGICONSUL (Associazione Giuristi e Consulenti Legali – socio aggregato di CONFINDUSTRIA Servizi Innovativi e Tecnologici) con riferimento all’annuncio della Commissaria Ue all’industria, mercato interno e Pmi, Elżbieta Bieńkowska, che, rispondendo ad un’interrogazione del vicepresidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani (Forza Italia) sull’applicazione del piano d’azione dell’Ue per i liberi professionisti, ha dichiarato la costituzione di un Forum europeo sulle libere professioni, a partire dal 2015.

“Questo forum (probabile ulteriore sovrastruttura non necessaria in termini di forma, ma, apparentemente, almeno di contenuto) si iscrive nel contesto del Piano d’azione imprenditorialità 2020 e mira finalmente a coinvolgere i liberi professionisti nei progetti e programmi europei destinati al mondo dell’imprenditoria. E finalmente inoltre – aggiunge Spaolonzi – ha il merito di riconoscere e rendere degno il libero professionista per il peso economico e di rappresentanza numerica che ha sul mercato europeo”.

“Tra gli obiettivi apprezzabili che saranno in discussione al Forum, l’accesso ai fondi Horizon 2020 per la ricerca e l’innovazione, ai fondi Cosme per la competitività e la crescita economica e ad ulteriori opportunità di finanziamento già esistenti come quelle legate ai programmi ERASMUS per le start-up e i giovani imprenditori o EaSI per l’occupazione e l’innovazione sociale. Ma non solo. Istruzione, formazione e sviluppo dell’imprenditorialità, accesso ai finanziamenti, riduzione degli oneri normativi e rafforzamento della partecipazione a livello europeo sono tutti segnali di una, seppur embrionale e tardiva, presa di coscienza continentale che, infine, si manifesta e si sforza di proiettare anche per le libere professioni un approccio cross-border. Perché il mercato dovrebbe essere integrato davvero, ma per molti operatori ancora non è così.”

“Ci si aspetta – conclude il Consigliere Agiconsul – che l’Italia possa recepire ed eventualmente migliorare le proposte che arriveranno da Bruxelles, senza sprofondare nelle solite logiche protezionistiche squisitamente nazionali che comporterebbero il consueto svantaggio competitivo italiano nei confronti dei mercati esteri, ormai drammaticamente globali. In un contesto in cui si cerca il consolidamento delle PMI sarebbe opportuno un sostegno affinché anche i liberi professionisti possano crescere e rafforzarsi sui mercati e non, quindi, la stratificazione di un definitivo ostacolo alla loro realizzazione.”

Associazione AGICONSUL
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