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D.d.L. Concorrenza e Avvocati – A. Merlo (Direttivo AGICONSUL – socio aggregato Confindustria): “Sì alle misure di apertura ai soci di capitale”

COMUNICATO STAMPA

D.d.L. Concorrenza e Avvocati

A. Merlo (Direttivo AGICONSUL –  socio aggregato Confindustria):

“Sì alle misure di apertura ai soci di capitale”

 

“Il legislatore faccia prevalere le ragioni degli outsider e della più ampia concorrenza possibile: chi la teme non salverà la professione dai suoi mali presenti e futuri”

 

“La battaglia della gran parte dell’Avvocatura organizzata contro il d.d.l. Concorrenza è l’ennesimo capitolo di una storia che viene da lontano: la storia di un sistema economico e normativo strutturato per garantire le rendite di posizione degli insider, quando invece sarebbe necessario, oggi più che mai, l’esatto opposto”.

E’ quanto afferma Andrea Merlo, membro del Consiglio Direttivo AGICONSUL (Associazione Giuristi e Consulenti Legali – socio aggregato di CONFINDUSTRIA Servizi Innovativi e Tecnologici), sulle recenti prese di posizione da parte del CNF e dell’OUA in merito alle misure contenute nel d.d.l. Concorrenza, presentato nel febbraio scorso e attualmente in esame presso le Commissioni parlamentari competenti.

“CNF e OUA puntano i piedi soprattutto sul punto cruciale della possibilità di ingresso per soci di capitale negli studi legali – puntualizza Merlo – adducendo le arcinote ragioni concernenti dignità e indipendenza dei professionisti legali. Una posizione, questa, anacronistica e di assoluta retroguardia: anacronistica, dal momento che l’ordinamento comunitario consente già oggi di stabilire in Italia sedi di uffici legali costituiti in altro Stato Membro (Regno Unito, ad esempio). Di retroguardia, perché a beneficiare della possibile apertura ai soci di capitali potrebbero essere tanti giovani professionisti che oggi sono notoriamente costretti a lavorare quali dipendenti de facto con scarse possibilità e scarsissimi mezzi per affrancarsi e mettersi in proprio, potendo così competere realmente sul mercato”.

“Se gli organismi nazionali dell’avvocatura avessero a cuore realmente la dignità della professione, si preoccuperebbero dei tanti e annosi problemi che affliggono l’attività forense nel nostro Paese, che nulla hanno a che fare con la maggiore apertura concorrenziale, e che – precisa Merlo – per contro molto hanno a che vedere con un ingessamento corporativo che ha accuratamente generato, allevato e consolidato da decenni uno svantaggio competitivo ai danni di migliaia e migliaia di giovani professionisti”

“L’auspicio pertanto – conclude Merlo –  è che stavolta il legislatore faccia prevalere la libertà di concorrenza, quella vera, non quella cui CNF e OUA fanno riferimento alludendo al gran numero degli iscritti all’Albo. In un Paese che è solito proteggere e garantire gli insider di ogni Ordine e grado, il Parlamento trovi il coraggio e la lungimiranza di ascoltare le ragioni degli esclusi e degli outsider.”

Associazione AGICONSUL
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