13 Apr Contenzioso tributario: Merlo (AGICONSUL – socio aggregato Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici) “Il governo non sprechi tempo e proceda con la riforma”
COMUNICATO STAMPA
Contenzioso tributario: Merlo (AGICONSUL – socio aggregato Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici) “Il governo non sprechi tempo e proceda con la riforma”
“L’attuale assetto opprime i contribuenti e scoraggia operatori economici e investitori”
“La riforma del processo tributario è di pressante urgenza per il sistema Paese nel suo complesso, e non soltanto per i professionisti e gli operatori direttamente interessati dall’argomento. Il governo non sprechi altro tempo e metta in cantiere una testo di decreto che ponga rimedio ai tanti aspetti problematici dell’attuale assetto, poiché ne va anche della ‘salute’ del sistema produttivo nazionale globalmente inteso, e non solo della qualità del lavoro di avvocati e giudici tributari”.
Questo è l’invito che Andrea Merlo, membro del Consiglio Direttivo di AGICONSUL (Associazione Giuristi e Consulenti Legali – socio aggregato di CONFINDUSTRIA Servizi Innovativi e Tecnologici) rivolge al governo Renzi in seguito alla presentazione del Piano Nazionale delle Riforme e del DEF. Nel PNR viene infatti confermato lo slittamento, rispetto ai termini fissati dalla legge delega del marzo 2014, della presentazione dei decreti delegati in materia fiscale.
“A settembre prossimo, quando saranno passati 18 mesi dall’approvazione della delega fiscale, non solo i professionisti del settore, ma soprattutto i contribuenti in generale e in particolare gli operatori economici e imprenditoriali si aspettano che l’esecutivo possa portare a definitiva approvazione provvedimenti di riforma coraggiosi quanto necessari e improcrastinabili”.
“Nella speranza che lo slittamento possa consentire una maggiore riflessione e ponderazione sulla svolta da imprimere nel settore della giustizia tributaria – precisa Merlo – invitiamo l’esecutivo a prendere seriamente in considerazione l’urgenza della questione: i difetti del sistema attuale derivano da un rapporto tra autorità pubblica e autonomia privata del tutto nocivo soprattutto per l’apparato produttivo nazionale. Anche la lentezza, farraginosità e inefficienza del contenzioso tributario infatti, al pari degli analoghi problemi che si riscontrano nella giustizia civile, rappresentano un disincentivo all’investimento nel nostro Paese”.
“C’è la assoluta necessità di implementare al più presto i principi direttivi contenuti nella legge delega, improntati all’efficientamento del processo tributario, al riequilibrio tra le parti nell’ambito del contenzioso (soprattutto nella fase istruttoria) e alla garanzia di maggiore imparzialità e professionalità di chi occupa il delicato ruolo di giudice tributario. Un Paese che vuole crescere e lottare con successo contro l’evasione fiscale – prosegue Merlo – è un Paese che in primis riconosce l’urgenza di reimpostare su basi di correttezza il proprio rapporto con i contribuenti, siano essi privati cittadini od operatori economici imprenditoriali. L’auspicio è che l’esecutivo si muova in questa direzione: uno Stato che pretende ed opprime meno, è uno Stato che ottiene di più, e gli esempi esteri virtuosi in questo senso non mancano. Il benessere economico passa anche e soprattutto attraverso l’abbattimento delle macchinosità burocratiche e il ridimensionamento delle pretese pubbliche, spesso assurde e sproporzionate, in materia fiscale. In questo senso anche la razionalizzazione del contenzioso e un maggiore equilibrio tra le parti in causa sarebbero un segnale positivo di buona volontà da parte di Palazzo Chigi. Il governo – conclude Merlo – dimostri di intraprendere la giusta via: meno Stato, meno pretese, meno oppressione burocratica anche nella giurisdizione tributaria, nell’ottica del recupero di un rapporto Stato-individuo improntato alla correttezza reciproca che solo può garantire prosperità e benessere duraturi e sostenibili”